Superbia
Avarizia
Lussuria
Invidia
Gola
Ira
Accidia
n° 1
Superbia
Convinzione irremovibile di essere superiori, a chiunque altro
Superbia: s. f. [dal lat. superbia, der. di superbus «superbo»].
Sproporzionata stima di sé, delle proprie abilità e dei meriti che ne conseguono, che siano essi reali o presunti. La superbia si manifesta esteriormente con un atteggiamento altezzoso, sprezzante e con un ostentato senso di superiorità nei confronti degli altri. Essa è autoesaltazione portata fino al disprezzo degli altri, delle leggi o di qualunque ordine.
Nel superbo insorge spesso la volontà di conquistare, esclusivamente per se stesso e con ogni mezzo possibile, una posizione di grande privilegio, superiore agli altri, i quali devono riconoscere e dimostrare di accettare la loro inferiorità nonché l'indiscutibile superiorità del superbo.
Nel Cristianesimo, il peccato di superbia è considerato il peggiore dei sette vizi capitali, poiché radice di ogni altro peccato e perché, quando portato ai suoi massimi estremi, porta il superbo a ritenersi addirittura eguale o superiore a Dio, con il conseguente disprezzo del Suo Amore e del Suo Ordine. È il peccato di Lucifero, l'origine della sua caduta dal Cielo.
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